Nel settore delle criptovalute, l'emissione si riferisce tipicamente alla creazione di nuovi token o monete crypto. Ciò può essere ottenuto tramite processi come il mining, in cui vengono generati nuovi token come ricompensa per la convalida delle transazioni, o metodi quali le ICO (offerta di moneta iniziale), in cui i token sono offerti agli investitori da una startup o da un'azienda. Il metodo e i parametri specifici dell'emissione variano a seconda del progetto crypto. Ad esempio, alcune criptovalute possono avere un'offerta fissa che viene rilasciata progressivamente nel tempo, mentre altre possono avere un'offerta totale predefinita. Gli investitori possono quindi decidere se partecipare alla vendita di token in base all'aspetto economico del progetto.
Nella sua forma più elementare, l'emissione comporta la creazione di nuovi token e l'aumento dell'offerta complessiva di token di una criptovaluta. Questo processo è tipicamente regolato da complessi calcoli algoritmici, che stimano il numero di token necessari per far funzionare con efficacia l'ecosistema blockchain.
L'emissione di token avviene in varie forme, che dipendono della criptovaluta e della blockchain specifica. È importante ricordare che ogni criptovaluta ha un'offerta totale di token unica, determinata anch'essa da complessi calcoli algoritmici.
L'emissione di token può comprendere anche la tokenizzazione, ovvero l'aggiunta di un asset esterno alla blockchain tramite un token crypto. In questi casi, l'emissione comporta la creazione di un token che rappresenta un asset esterno e non appartiene a una moneta.